giovedì 27 febbraio 2014

L'incontenibile talento di Renzi per il consenso





E’ troppo bravo. E’ lì da soli cinque giorni e ha già sgominato il Movimento 5 Stelle e ora si prepara a vampirizzare Berlusconi. Come? Con le loro stesse armi, è semplicissimo.

Scalata al potere: crudele, ambiziosa, oscena, volgare. Sicuramente ha pagato pegno verso chi, come noi, si picca di avere ancora un pochino di moralità che gli gratta la pianta dei piedi. Ma noi siamo quattro stronzi, a livello di massa secondo me tutto ciò, intimamente, piace. Per lo stesso motivo per cui piaceva Berlusconi, perché ci fa vedere ciò che vorremmo essere senza riuscire ad esserlo: degli squali. E poi in fondo è una conseguenza della tiritera sul merito. Forse che Renzi, per tutti i suoi adoratori e per chi non sa più da che pesci farsi pigliare, non merita di essere lì? Il come…orsù, ancora perdiamo tempo con ste robe? Non abbiamo mica tempo, noi siamo veloci, veloci, veloci…

Streaming: Renzi batte Grillo 10-0. Senza gara, sono sembrati un piccolo pulcino educato contro un vecchio bilioso arrogante. Fare l’arrogante non paga mai, al limite può funzionare se quello che hai davanti è davvero percepito come uno della Kasta, ma disgraziatamente questo meeting ti è toccato farlo con Renzi, caro (mica tanto) Beppe, non con Franceschini. Ovvero con uno che sta lì proprio perché è considerato diverso dagli altri. Che lo sia o meno, ai fini dell’immagine, conta zero. Dopo, per Matteino uscire da quella stanza e simulare un peloso dispiacere quando dentro in realtà gli rideva anche il culo è stato un colpo da maestro. Ma quella è pura scuola Pd, è quello che stanno facendo tutti ora dopo le espulsioni del Movimento 5 Stelle. Dimenticando i calci che hanno preso i democratici piemontesi anti-Tav. Per non parlare dei siluri in culo che ha preso Letta. Bah, artisti del male.

Ministeri: un colpo al cerchio, uno alla botte e un paio alla Boschi. Soddisfa le donne perché ottempera a sta minchiata della parità di genere, soddisfa gli scettici perché mette un competente europeo al Ministero dei Soldi e soddisfa gli uomini perché regala loro le tette della Boschi. Così le donne pensano: “ce l’ha fatta la Madia, non dovrei farcela anch’io?”, quelli che due soldi ancora ce li hanno sono contenti perché lo spread resta basso e gli uomini di tutte le latitudini avranno un nuovo pensiero a cui dedicarsi quando le loro mogli frantumeranno loro le balle perché, nonostante la Madia, loro non ce l’hanno fatta.

Discorso alla nazione in Senato: “Io non sono la Kasta” (vedi sopra). Parla a braccio, mano in tasca a far intuire uno sprezzo verso quell’aula - ma non troppo per non sembrare fascista – dice cose semplici che tutti capiscono. Uno del popolo insomma, uno che lavora, mica come quei lazzaroni ai quali fingeva di parlare mentre invece stava parlando alle telecamere, al fuori, a noi. Outsider, Renzi sembra un outsider che si fa il mazzo per il bene del paese. In questo, è Berlusconi al 100%.

Promesse mirabolanti: Io non so nulla della Cassa Depositi e Prestiti, non so se quello che dice sia vero o no, però esordire con “ci sono 100 miliardi e voi non lo sapevate” è sicuramente un botto. Una roba che il milione di posti di lavoro al confronto era uno spermatozoo davanti al big bang. Vero? Falso? Lo si scoprirà a breve. Forse.

La scuola: Piace sempre a chi governa mettere la scuola in cima ai riferimenti ideali cui attaccarsi (per noi invece è al secondo posto tra le cose cui attaccarsi), forse perché ci credono, forse no. Sicuramente perché hanno figli e sanno che li abbiamo pure noi. Quindi quando parlano della scuola mica si riferiscono agli stipendi bassi degli insegnanti, agli scatti di anzianità che non arrivano, al precariato. No, ti stanno dicendo: “Io sono come voi”. Persino Berlusconi ha avuto la spudoratezza di fondare una scuola (mentre affondava l’altra, vabbè dettagli) figuriamoci perché non dovrebbe Renzi farci un bagno di folla dentro. Astuto.

Il pizzino: L’ha scritto a Di Maio sapendo che quello avrebbe detto “Ehi guardate! Mi manda i bigliettini, gne gne gne”. E ha stravinto la partita pure qua. Perché nel pizzino c’è uno stile smart, semplice, diretto, da uomo di tutti i giorni che non ha tempo da perdere. Da noi, per capirci. Renzi voleva che tutti noi lo vedessimo, mica Di Maio. Lì sopra c’è scritto che lui cerca il contributo di tutti per uscire dalle secche, e quegli altri lo rifiutano dimostrando, una volta di più, che loro non fanno nulla per questo obiettivo.

Le espulsioni del Movimento 5 Stelle: Vedi sopra. Ha innescato un meccanismo per cui quelli continuano la loro ordalia gridando alla coerenza e alla Kasta, quando davanti, piaccia o no, hanno uno che come percezione non è la Kasta. Hanno uno più svelto della Kasta. Citando una battuta che gira in rete, Renzi è talmente veloce che per addormentarsi conta i ghepardi1.

Poi magari scazzo: Esiste naturalmente la concreta possibilità che tutte quelle scritte sopra siano cazzate e io non abbia capito nulla. O che magari sia tutto vero ma tanto adesso arriva il Fiscal Compact e ci spazza via tutti quanti. Ce ne faremo una ragione. Per ora, a me sembra così. E alle elezioni europee si valuterà il raccolto di ciò che l’infam….pardon, che il premier, sta seminando.

1.La battuta è di Labbufala. Chiedo umilmente scusa al mio capo di Prugna, lui sa perché.  Voi comunque, per una satira intelligente, di qualità, senza peli sulla lingua e con tanto pepe al culo, leggete Prugna. Ripeto: Prugna. On Facebook.
P.S. Ci sono anche le tette della Boschi.